Eventi Laboratorio Malaerba Comp(h)ost
Stagione teatrale laboratorio Malaerba
novembre
Descrizione dell'evento
R.R., monologo teatrale di Farmacia Zooè, racconta la storia di Rolandina Roncaglia - una storia che ha tratti estremamente contemporanei, ma risale alla metà del 1300: Rolandino, con la
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Descrizione dell'evento
R.R., monologo teatrale di Farmacia Zooè, racconta la storia di Rolandina Roncaglia – una storia che ha tratti estremamente contemporanei, ma risale alla metà del 1300: Rolandino, con la O, nasce a Roncaglia, in provincia di Padova nel 1327; a 19 anni lascia il suo paese per trasferirsi a Venezia e vivere come Rolandina, con la A.
Venditrice di uova e prostituta, Rolandina attraversa il confine fra i generi maschile e femminile, compiendo, nel 1300, un gesto che ancora oggi è oggetto di discriminazione e di stigma in una società, ora come allora, in cui il legame fra istituzioni civili e religiose, e quindi fra reato e peccato, è indissolubile nonostante i proclami di libertà e laicità.
Di e con Marco Duse
Regia e drammaturgia Gianmarco Busetto
Liberamente tratto da Processo a Rolandina di Marco Salvador (ed. Fernandel)
Produzione Farmacia Zooè
Costumi Susanna Avanzi
Assistenza tecnica Marco De Rossi
Organizzazione Marta Sartorato
Fotografia Marco Ducoli o Giorgio Meneghetti
Orario
(Venerdì) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Laboratorio Malaerba
Descrizione dell'evento
Affilare il desiderio, esercitare l’immaginazione, creare mondo. Laboratorio di gioco teatrale e scrittura scenica. Attraverso il teatro interroghiamo una piccola comunità su amori falliti e rivoluzione. Il laboratorio è aperto a tutte
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Descrizione dell'evento
Affilare il desiderio, esercitare l’immaginazione, creare mondo.
Laboratorio di gioco teatrale e scrittura scenica.
Attraverso il teatro interroghiamo una piccola comunità su amori falliti e rivoluzione.
Il laboratorio è aperto a tutte e tutti senza limite di età e senza bisogno di precedenti esperienze teatrali.
È un gioco teatrale di ri-scrittura del sé: affinamento delle tecniche teatrali e di scrittura scenica a partire dalla nostra poetica, metodologia di indagine e creazione drammaturgica. Lavoreremo secondo il processo creativo del gruppo ORTIKA, formulando un’indagine a partire dalla raccolta di materiale documentario e alla ricerca di una possibile riscrittura. Il lavoro sarà condotto da Alice Conti nella forma di un gioco teatrale a partire dall’immaginazione, dal corpo, dalla relazione con altri corpi e con lo spazio. I partecipanti saranno stimolati alla scrittura in scena del loro personaggio rivoluzionario attraverso una serie di esercizi e raccolta materiali anche biografici.
Collettivo Ortika
Orario
(Sabato) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Laboratorio Malaerba
dicembre
Descrizione dell'evento
Tekken Drama - Come farsi amici i mostri rappresenta un’indagine intima intorno al tema delle relazioni. Tekken perché è una lotta, fatta di pugni e pugnalate allo stomaco dentro scenari
Descrizione dell'evento
Tekken Drama – Come farsi amici i mostri rappresenta un’indagine intima intorno al tema delle relazioni.
Tekken perché è una lotta, fatta di pugni e pugnalate allo stomaco dentro scenari competitivi e malsani.
Drama perché luogo di tragedia e satira e perché si accosta alla riappropriazione della nomea di cui molte soggettività sono additate: drammatiche, piagnucolone e queen.
Di e con: Francesca Becchetti
Co-regia: Alice Conti, Debora Benincasa, Lidia Ferrari
Produzione: Anomalia Teatro
Orario
(Sabato) 0:00 - 23:59
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Anomalia Teatro
Descrizione dell'evento
Tekken Drama - Come farsi amici i mostri rappresenta un’indagine intima intorno al tema delle relazioni. Tekken perché è una lotta, fatta di pugni e pugnalate allo stomaco dentro scenari
Descrizione dell'evento
Tekken Drama – Come farsi amici i mostri rappresenta un’indagine intima intorno al tema delle relazioni.
Tekken perché è una lotta, fatta di pugni e pugnalate allo stomaco dentro scenari competitivi e malsani.
Drama perché luogo di tragedia e satira e perché si accosta alla riappropriazione della nomea di cui molte soggettività sono additate: drammatiche, piagnucolone e queen.
Di e con: Francesca Becchetti
Co-regia: Alice Conti, Debora Benincasa, Lidia Ferrari
Produzione: Anomalia Teatro
Orario
(Domenica) 0:00 - 23:59
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Anomalia Teatro
gennaio
Descrizione dell'evento
Negli ultimi mesi di detenzione al carcere di Reading, Oscar Wilde scrive a Lord Alfred Douglas una lunga lettera in cui ripercorre le tappe della “malaugurata e deprecabile amicizia”
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Descrizione dell'evento
Negli ultimi mesi di detenzione al carcere di Reading, Oscar Wilde scrive a Lord Alfred Douglas una lunga lettera in cui ripercorre le tappe della “malaugurata e deprecabile amicizia” che lo ha condotto alla rovina. Si tratta del De Profundis, considerato la più lunga lettera d’amore mai scritta. Ma siamo davvero sicuri che sia una lettera d’amore? A partire da questa domanda ha inizio un’indagine sulle ragioni che hanno portato WIlde a scrivere la famigerata Epistula:In Carcere et Vinculus. Lo spettatore viene guidato attraverso i momenti salienti della relazione tra il celebre scrittore e il giovane lord, dal primo incontro fino al processo e all’incarcerazione per sodomia e gravi indecenze. Into the Wilde è uno spettacolo costruito su una drammaturgia originale che gioca sull’alternanza tra registri alti e bassi e sull’utilizzo di diversi linguaggi, intrecciando il racconto storico con suggestioni provenienti dalla cultura pop, per approdare a una riflessione sulla passione sottomessa alla ragione e su ciò che accade quando la tensione verso l’assoluto viene soffocata. La scena è costituita da un tavolo ingombro di libri e oggetti, una videocamera e un fondale bianco, su cui vengono proiettate le riprese della videocamera; lo sfondo diventa di volta in volta scenografia, pannello esplicativo, schermo cinematografico
Into the Wilde
di e con Marco Bianchini,
regia Gianmarco Busetto,
drammaturgia Marco Bianchini, Gianmarco Busetto Marco Duse,
regia multimediale Marco Duse,
disegno luci Fabio Bonfanti
produzione Teatro della Caduta con il sostegno di Farmacia Zooè
a partire da De Profundis di Oscar Wilde
Orario
(Venerdì) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Laboratorio Malaerba
24gen20:0023:00Ilaria Waiss, Evanon lasciarmi sola, non restare sola
Descrizione dell'evento
EVA sottovoce è gabbia, sta dentro e sta fuori, gioca a far la donna e si dimentica chi è. Parla sottovoce e urla a squarciagola. EVA ha il vestito
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Descrizione dell'evento
EVA sottovoce è gabbia, sta dentro e sta fuori, gioca a far la donna e si dimentica chi è. Parla sottovoce e urla a squarciagola. EVA ha il vestito da principessa e gioca alle biglie in spiaggia. EVA è lo spazio tra il microfono e il pubblico, è una canzone d’amore e un messaggio vocale.
EVA sottovoce è “dismisura di donna”, è un confine ben delineato dalla società, è un suono che amplifica distorcendo, disturba e ti obbliga a tacere o a parlare solo quando ti viene concesso. EVA vive in un limite impostato da altri; cerca di ricordare storie passate, gioca con racconti perduti, si trasforma per arrivare pronta a una vera e propria gara di corsa contro il tempo per poter dire “non voglio più”.
Ma EVA è anche il silenzio e l’attesa che qualcosa cambi, è la speranza che qualcuna risponda alla sua richiesta “non lasciarmi sola, non restare sola”. EVA sono io e siamo noi
testo di Ilaria Weiss
regia, scena e costumi di Federica Amatuccio
musica e sound design di Andrea Gianessi
in scena: Ilaria Weiss
Orario
(Venerdì) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
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Laboratorio Malaerba
febbraio
Descrizione dell'evento
C’è un lungo tavolo candido al centro della stanza. Da una parte ci sono io, dall’altra tutti quelli che ballano. Nessuno sembra sudare. Intorno al tavolo la festa è grande e la
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Descrizione dell'evento
C’è un lungo tavolo candido al centro della stanza.
Da una parte ci sono io, dall’altra tutti quelli che ballano.
Nessuno sembra sudare.
Intorno al tavolo la festa è grande e la musica altissima, non c’è una faccia che non sia sorridente.
Per questo mi annoio. Per questo preferirei restare seduta, restare da sola, strappare il cuscino.
Per questo vorrei uccidere l’uomo che mi porge la mano e mi invita ad essere felice e a muovermi a ritmo insieme a tutti gli altri.
Ho imparato la tabellina del sette quando avevo cinque anni, ma questo non mi ha salvata. Essere un genio sembra non aver salvato mio padre.
Venire qui, a Creta, era la nostra grande occasione.
Da qualunque strada, fermandosi un attimo, si sente il rumore del mare e in ogni piazza potresti rotolarti nell’erba. Ma sarebbe meglio non farlo.
Le luci sono alte, i colori accecanti, i bicchieri di cristallo.
L’uomo che mi porge la mano è il re di Creta, dio della città, e questa è la nostra festa di benvenuto.
“Allora, Icaro, sei pronta ad essere felice?”
Regia: Michele Mariniello Drammaturgia: Debora Benincasa Con: Francesca Becchetti, Debora Benincasa, Marco Gottardello Disegno luci: Andrea Gagliotta Suoni: Massimiliano Semenzato Produzione: Anomalia Teatro
Orario
(Venerdì) 20:23 - 23:59
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Anomalia Teatro
Descrizione dell'evento
Dal sottosuolo – Underground è una creazione artistica che Il Mulino di Amleto ha iniziato nel 2020 grazie al progetto Fahrenheit #ArtNeedsTime. È un esperimento di teatro espanso che
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Descrizione dell'evento
Dal sottosuolo – Underground è una creazione artistica che Il Mulino di Amleto ha iniziato nel 2020 grazie al progetto Fahrenheit #ArtNeedsTime. È un esperimento di teatro espanso che richiede agli spettatori di diventare protagonisti e affrontare scelte di carattere etico ed emotivo. Prima come comunità poi come singoli individui, saranno partecipi di un’esperienza collettiva che dal sottosuolo farà riemergere alla luce. Tutto ciò è realizzato grazie a un gioco interattivo e un dj set con visual art e musica. Lo spettacolo è composto da due atti unici ispirati da Fëdor Dostoevskij, il primo a Delitto e Castigo, il secondo a Il grande Inquisitore, e, attraverso la rielaborazione delle parole dell’autore indagano grandi temi dell’umanità quali la solitudine, le scelte etiche, il dolore e la rinascita.
Dal sottosuolo è ideato e realizzato da Barbara Mazzi e Francesco Gargiulo grazie al sostegno della Compagnia Il Mulino di Amleto
Orario
(Venerdì) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Laboratorio Malaerba
Descrizione dell'evento
Dal sottosuolo – Underground è una creazione artistica che Il Mulino di Amleto ha iniziato nel 2020 grazie al progetto Fahrenheit #ArtNeedsTime. È un esperimento di teatro espanso che
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Descrizione dell'evento
Dal sottosuolo – Underground è una creazione artistica che Il Mulino di Amleto ha iniziato nel 2020 grazie al progetto Fahrenheit #ArtNeedsTime. È un esperimento di teatro espanso che richiede agli spettatori di diventare protagonisti e affrontare scelte di carattere etico ed emotivo. Prima come comunità poi come singoli individui, saranno partecipi di un’esperienza collettiva che dal sottosuolo farà riemergere alla luce. Tutto ciò è realizzato grazie a un gioco interattivo e un dj set con visual art e musica. Lo spettacolo è composto da due atti unici ispirati da Fëdor Dostoevskij, il primo a Delitto e Castigo, il secondo a Il grande Inquisitore, e, attraverso la rielaborazione delle parole dell’autore indagano grandi temi dell’umanità quali la solitudine, le scelte etiche, il dolore e la rinascita.
Dal sottosuolo è ideato e realizzato da Barbara Mazzi e Francesco Gargiulo grazie al sostegno della Compagnia Il Mulino di Amleto
Orario
(Sabato) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Laboratorio Malaerba
marzo
Descrizione dell'evento
Lo spettacolo è uno studio corrosivo sui meccanismi velenosi dei piccoli paesi, sul violento maschilismo e razzismo che li guida ma soprattutto su chi conduce la narrazione di un
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Descrizione dell'evento
Lo spettacolo è uno studio corrosivo sui meccanismi velenosi dei piccoli paesi, sul violento maschilismo e razzismo che li guida ma soprattutto su chi conduce la narrazione di un luogo e dunque su chi ne detiene il potere.
A incarnare questa figura è Clarice, l’impietosa pettegola dell’immaginario paese di Sciazzusazzu di Sopra, talmente abile nel manipolare le notizie da riuscire a salvare sua figlia Teresa da tutte le – fondate – dicerie che girano sul suo conto. Un giorno infatti su un muro appare una frase ingiuriosa intorno alla giovane: la madre riuscirà a spostare l’attenzione su un’omonima ragazza del paese, decretandone l’infelicità, pur di allontanare ogni sospetto da Teresa.
Si tratta di un lavoro profondamente contemporaneo che, in maniera sottile e divertente, si interroga sulle logiche spietate della gogna pubblica ma anche sul corpo della donna, spesso oggetto di narrazioni subite, e sull’invenzione strumentale dello straniero, del diverso e dell’untore.
Mischiando teatro di narrazione, riflessione sociologiche, teatro dell’assurdo e immaginario pop, i Maniaci d’Amore firmano un’altra drammaturgia irriverente e coraggiosa, un pamphlet contro le dinamiche tossiche del villaggio: non una galleria degli orrori bensì un comico inno d’amore, un’elegia in forma di accusa.
Perché, malgrado l’insofferenza, l’indignazione e a volte la vergogna, noi apparteniamo a queste comunità. Non solo i nostri vulnerabili corpi, ma anche i nostri cuori poggiano qui, dove siede la terra
I MANIACI D’AMORE sono Luciana Maniaci e Francesco d’Amore. Hanno formato la loro compagnia nel 2009 Hanno vinto vari premi nazionali tra cui il Premio di Drammaturgia Il Centro del Discorso, il premio Scenari pagani, il premio Teatri del Sacro, il Premio Eurodram (European Network for drama in translation) e il Premio Solinas Idee per il cinema. I loro primi tre testi teatrali sono stati pubblicati da Editoria&Spettacolo nella raccolta “Maniaci d’Amore – Trilogia del gioco”. Nel 2019 hanno vinto il Premio ANCT, assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Teatrali e il Teatro Stabile di Torino ha co-prodotto il loro spettacolo “Petronia”. Il loro ultimo lavoro, in collaborazione con Kronoteatro, è “La fabbrica degli stronzi”, una coproduzione del Teatro Nazionale di Genova. Con il loro podcast multivoice “Scusa il vocale lungo” (prod. Storytel) hanno vinto nel 2024 l’Italian Podcast Award.
Orario
(Venerdì) 20:00 - 23:00
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Laboratorio Malaerba
Descrizione dell'evento
Il monologo è una riscrittura dell’opera shakespeariana che, pur giocando con il personaggio e con uno stile grottesco, mantiene intatta la potenza della tragedia. Il punto di vista è unicamente
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Descrizione dell'evento
Il monologo è una riscrittura dell’opera shakespeariana che, pur giocando con il personaggio e con uno stile grottesco, mantiene intatta la potenza della tragedia.
Il punto di vista è unicamente quello della Lady, crudele e annoiata, che guarda il mondo con sofferente distacco.
La forza del monologo è il dialogo tra classico e contemporaneo, tra l’adesione al testo e il suo tradimento, sorprendendoci con inserimenti pop e immagini poetiche.
Lady Macbeth mette in discussione la nostra moralità e ci rivela, immergendosi sempre più al suo interno, l’estrema ferocia del potere. È un invito alla disobbedienza raccontando esattamente il suo opposto: la regina ci guarda e continua apungolare la no stra pazienza.
Di e con: Debora Benincasa
Co-regia e movimenti: Simona Ceccobelli
Costumi: Simona Randazzo
Voci: Flavia Chiacchella, Martino Scaglia
Disegno luci: Andrea Gagliotta
Scenografia: Adele Gamba
Produzione: Anomalia Teatro
Orario
(Venerdì) 20:23 - 23:59
Luogo
Laboratorio MalaErba - Torino
Via Verrs 4/c
Organizer
Anomalia Teatro